Risponde il Dott. Giampaolo Guida, medico di famiglia esperto in omeopatia a Bologna. Nella cura delle malattie da raffreddamento, l’omeopatia può rappresentare un valido aiuto. I medicinali omeopatici, infatti, risultano generalmente efficaci, e, grazie alle loro alte diluizioni, non presentano normalmente tossicità chimica, effetti indesiderati o interazioni con altri farmaci che si stanno assumendo. Per questi motivi possono essere somministrati anche ai bambini, alle donne in gravidanza e nei pazienti politrattati, come gli anziani.
L’influenza è una patologia di natura virale che si trasmette attraverso virus presenti nelle secrezioni bronchiali. Si manifesta inizialmente attraverso malessere diffuso, testa pesante, fastidio alla luce, brividi e sensazione di freddo, bruciore faringeo e astenia.
Alla comparsa di questi primi sintomi, consiglio il medicinale omeopatico Oscillococcinum, una dose globuli da assumere il prima possibile e, successivamente, fino a tre volte al giorno, a intervalli di circa 6 ore. Quando invece l’influenza è conclamata con febbre, tosse, starnuti, mal di gola e persistenza di dolori diffusi in tutto il corpo, la posologia consigliata è di un tubo dose di Oscillococcinum, due volte al giorno per due-tre giorni.
Per evitare il contagio, è utile che anche i familiari della persona malata assumano immediatamente una dose di Oscillococcinum e continuino l’assunzione di un tubo dose ogni settimana per tutto l’inverno, versando e sciogliendo l’intero contenuto di una dose globuli direttamente in bocca, preferibilmente sotto la lingua. Ai genitori che devono somministrare il medicinale ai piccoli di casa suggerisco, invece, di diluire i globuli in poca acqua oligominerale e somministrarglieli con un cucchiaino o il biberon.
Dott. Giampaolo Guida