A trentacinque anni, mi sembra di vivere nel corpo di un’ottantenne.
Dopo il parto ho perso ben 40 kg, la strada per arrivare al peso forma è ancora lunga e io non ero una silhouette neanche prima, ma tornarci come prima! Succederà? Non credo.
La pancia è strana, sformata, ingombrante e dolorante. Il mal di schiena lombare viene attribuito alla "normalità" dell'accudire i figli. Le perdite urinarie? Oh, quelle si giustificano con il parto! Sai le spinte (anche se hai fatto due cesarei)! La cattiva digestione? Sai il bambino si sveglia, gli orari non sono più come prima... Peristalsi evidente e sensazione di calcetti nella pancia? La paura di essere di nuovo incinta! E dove vogliamo metterla quella domanda a volte così dolorosa e indelicata? "Aspetti di nuovo? AUGURI!". Ah, grazie... anche se sono passati tre anni dall'ultimo parto.
Là mi si apre un mondo! Ma allora non sono sola! Non sono matta! Una volta accettata nel gruppo per un po’ resto una lettrice silenziosa e avida di informazioni. Dopo poco non posso trattenermi dal rispondere e intervenire come riesco per aiutare.
La Diastasi dei retti addominali non è altro che un allontanamento delle fasce addominali che creano un "buco". Questo buco impedisce che la parete addominale contenga in modo corretto gli organi al suo interno. Se durante il terzo trimestre di gravidanza questo è normale, per agevolare la crescita del bambino, passati 12 mesi dal parto i retti dovrebbero chiudersi, se ciò non avviene è meglio procedere con un’ecografia della parete addominale e con l'auto-analisi.
È una patologia che affligge migliaia di donne, non solo mamme, rendendole fragili fisicamente e psicologicamente.
Spesso sottovalutata anche dai medici e scambiata per un problema puramente estetico, così non è. Il problema è principalmente funzionale e a lungo andare se trascurata, la distasi porta con sé altri problemi.
I problemi legati alla diastasi, escludendo altre cause, sono molteplici:
- incontinenza;
- instabilità del bacino;
- problemi digestivi;
- dolori lombari e addominali;
- ernie;
- prolassi…
L'associazione Diastasi ODV lotta perché la diastasi sia riconosciuta nello stesso modo in tutta Italia, è raggiungibile in vari modi quali:
www.diastasitalia.it
Ricordati se pensi di avere la diastasi visita il sito, il primo passo è l'auto valutazione.
Io ora non mi sento più sola perché ho qualcuno su cui contare oltre a me stessa.