Prima di essere una “mamma green”, o almeno di provarci, sono stata una ragazza attenta ai problemi ecologici, una laureata in Scienze Ambientali e poi una giornalista specializzata nei temi caldi legati alla sostenibilità. Cercare di tradurre questa sensibilità (qualcuno lo definirebbe background) nella mia esperienza di genitore è stata una scelta spontanea e inevitabile. Non sempre facile, questo è vero. Perché soprattutto nel posto in cui vivo io, ormai quasi cinque anni fa, certe istanze non erano affatto popolari (adesso le cose stanno cambiando, ma non molto velocemente).
Prima di essere una “mamma green”, o almeno di provarci, sono stata una ragazza attenta ai problemi ecologici, una laureata in Scienze Ambientali e poi una giornalista specializzata nei temi caldi legati alla sostenibilità. Cercare di tradurre questa sensibilità (qualcuno lo definirebbe background) nella mia esperienza di genitore è stata una scelta spontanea e inevitabile. Non sempre facile, questo è vero. Perché soprattutto nel posto in cui vivo io, ormai quasi cinque anni fa, certe istanze non erano affatto popolari (adesso le cose stanno cambiando, ma non molto velocemente).
La solitudine di una mamma green
Le mie scelte – dall'allattamento al seno esclusivo e prolungato al cosiddetto cosleeping, dall'uso dei pannolini lavabili a quello della fascia portabebè – erano guardate, se non proprio con sospetto, con una certa sufficienza. Provare a essere una “mamma green”, inevitabilmente, mi ha reso a tratti una mamma “stramba”, e, in un certo senso, un po' più sola. È per questo che, nel 2013, ho aperto un blog che raccontasse il mio percorso. Senza filtri, senza fondamentalismi, senza ipocrisie. Per dare una testimonianza dei miei tentativi, dei compromessi, dei successi e delle difficoltà. Non solo dal punto di vista pratico, ma anche e soprattutto per condividere le implicazioni emotive e psicologiche di un viaggio destinato a durare una vita, snodandosi talvolta su percorsi accidentati o sdrucciolevoli.
Quello che conta sono le domande
Il libro ispirato al mio blog, che ne condivide anche il titolo, è stato scritto con lo stesso spirito. Non già quello di tracciare una strada, né di insegnare delle tecniche o dei “metodi”, ma di raccontare un'esperienza. Autenticamente, in tutte le sue sfumature. Senza nascondere i fallimenti e i compromessi. Perché la cosa importante, secondo me, non sono tanto i risultati che una persona persegue e le prestazioni che riesce a ottenere, ma le domande che si pone prima di fare una scelta. E questo non vale soltanto per l'impatto ambientale della maternità, naturalmente.
A ognuno il suo percorso
Dall'allattamento all'alimentazione, dai giochi alle vacanze, passando per l'educazione e la routine della nanna, ogni madre (e ogni famiglia) non può che cercare la propria personalissima traiettoria. Che sarà fatta, magari, di virtuosismi green e di piccoli e grandi compromessi. L'importante è avere sempre chiaro l'obiettivo ultimo: cercare di crescere una generazione più consapevole della nostra delle conseguenze sull'ambiente causate dal proprio stile di vita e dalle proprie scelte di consumo. Colmando il più possibile il distacco enorme tra i nostri bambini e l'ambiente familiare e riscoprendo il potere straordinario della semplicità. Il mio libro si propone di accompagnare ogni famiglia nella ricerca del suo percorso, esclusivo e sempre nuovo. Senza la pretesa di annunciare alcuna verità assoluta, né di indicare soluzioni universali. Soprattutto perché, semplicemente, non esistono.
SILVANA SANTO è giornalista ambientale, oltre che mamma di Davide e Flavia. Il suo blog
unamammagreen.com è diventato un punto di riferimento nel mondo della genitorialità sostenibile.
Dalle scelte per il parto, all’allattamento, dalle prime cure per il bambino, ai prodotti ecologici per l’infanzia, dai giocattoli a impatto zero fino alle indicazioni per viaggiare in modo sostenibile, Una mamma green (Giunti, € 12,00) è il suo diario intimo, il racconto in prima persona di come si possono conciliare maternità ed ecosostenibilità.
SILVANA SANTO è giornalista ambientale, oltre che mamma di Davide e Flavia. Il suo blog
unamammagreen.com è diventato un punto di riferimento nel mondo della genitorialità sostenibile.
Dalle scelte per il parto, all’allattamento, dalle prime cure per il bambino, ai prodotti ecologici per l’infanzia, dai giocattoli a impatto zero fino alle indicazioni per viaggiare in modo sostenibile, Una mamma green (Giunti, € 12,00) è il suo diario intimo, il racconto in prima persona di come si possono conciliare maternità ed ecosostenibilità.