Dello stretto legame che c’è tra cibo-salute si parla da anni. Ma le più recenti ricerche scientifiche sono andate oltre: quello che accade nei primi 1.000 giorni di vita, dal concepimento al secondo compleanno, per quanto riguarda l’ambiente e l’alimentazione, condiziona la maggiore o minore predisposizione alle malattie nel resto dell’esistenza. Ecco, allora, che diventano importanti persino le condizioni di salute e il peso della donna nell’istante del concepimento. Come pure il suo stile di vita, le abitudini a tavola, il luogo in cui vive. E se alcuni aspetti (come la località di residenza) non possono cambiare, altri invece sì. E possono essere positivamente modificati: l’attesa di un figlio non è forse l’inizio di un grande cambiamento? Allora è importante che possa esserlo per tutta la famiglia, papà incluso, attraverso una maggiore attenzione alla dieta, allo sport, alle relazioni (non dimentichiamo che siamo animali sociali).
Dello stretto legame che c’è tra cibo-salute si parla da anni. Ma le più recenti ricerche scientifiche sono andate oltre: quello che accade nei primi 1.000 giorni di vita, dal concepimento al secondo compleanno, per quanto riguarda l’ambiente e l’alimentazione, condiziona la maggiore o minore predisposizione alle malattie nel resto dell’esistenza. Ecco, allora, che diventano importanti persino le condizioni di salute e il peso della donna nell’istante del concepimento. Come pure il suo stile di vita, le abitudini a tavola, il luogo in cui vive. E se alcuni aspetti (come la località di residenza) non possono cambiare, altri invece sì. E possono essere positivamente modificati: l’attesa di un figlio non è forse l’inizio di un grande cambiamento? Allora è importante che possa esserlo per tutta la famiglia, papà incluso, attraverso una maggiore attenzione alla dieta, allo sport, alle relazioni (non dimentichiamo che siamo animali sociali).
L’alimentazione della futura mamma, per esempio, deve essere gustosa, varia, ben presentata e, soprattutto, mai carente di alcun nutriente. Anche i “famigerati” grassi non vanno affatto eliminati: rendono disponibili all’organismo le preziose vitamine liposolubili e partecipano alla formazione del sistema nervoso dell’embrione. Ma devono essere soprattutto di un certo tipo e, cioè, polinsaturi. E di origine vegetale, olio extravergine di oliva in testa. Con il passare delle settimane di gravidanza, poi, la mamma deve incrementare i livelli di alcuni nutrienti (specialmente ferro e vitamina B12 o acido folico) e, allo stesso tempo, non smettere di fare attività fisica e di stare, quando è possibile, all’aria aperta. Ma non basta. Sempre per proteggere la salute di suo figlio (quella di oggi ma, soprattutto, quella che avrà domani) deve limitare al massimo i prodotti industriali, confezionati, precotti, inscatolati, surgelati. Non sono da demonizzare, e certo possono essere molto invitanti, ma contengono sostanze chimiche che, se non si fa attenzione, possono agire direttamente o indirettamente sul genoma umano. In pratica, rischiano di alterare l’espressione o la struttura di un gene.
Di fronte alla quantità di ricadute che hanno queste teorie, però, il rischio è di perdersi tra vecchie e nuove regole, precetti, indicazioni.
Per accompagnare le mamme e i papà in questo affascinante viaggio lungo mille giorni, ho scritto un manuale con Silvia Calvi, giornalista specializzata in temi legati all’infanzia e all’educazione. L'augurio è che il nostro libro permetta ai lettori di raggiungere il formidabile traguardo di salute e benessere per tutta la famiglia.
Gianfranco Trapani
Scritto a quattro mani da un pediatra esperto di nutrizione, Gianfranco Trapani, e dalla giornalista Silvia Calvi, La dieta dei primi 1000 giorni (Mondadori) offre ricerche, tabelle da consultare, consigli pratici, ma anche interviste alle mamme, consigli per vegani e vegetariani e i pareri dei massimi esperti.
La dieta dei primi 1000 giorni Mondadori
di Gianfranco Trapani e Silvia Calvi
18 euro