Mi sono sposata a 26 anni con Massimiliano e, dopo sei anni, è nata Arianna. Mi sono presa cura di lei come fosse una principessa, tanto che la mia piccola non ha mai desiderato un fratellino. Anzi, spesso ci teneva a precisare che adorava essere figlia unica. A me e a suo papà, invece, sarebbe piaciuto avere un altro bambino, ma gli anni passavano e avevamo finito per accantonare l'idea.
Poi, dopo ventisette anni con la stessa azienda, decido di cambiare lavoro. Mi assumono in un famoso brand. Inizia uno dei periodi più soddisfacenti della mia vita. Il nuovo lavoro mi portava a periodi di formazione a Bologna e al rientro, dopo una settimana fuori casa, mi sentivo molto stanca. Una sera vado a trovare la mia migliore amica e lei mi dice che mi vede molto stressata. Le spiego che mi sento strana e che la prossima settimana farò delle analisi per capire il mio stato di salute. La mattina seguente, un forte giramento mi impedisce di alzarmi.
Non so ancora chi mi ha illuminato, chiedo a mio marito di andare a comprarmi un test di gravidanza. Ricordo le sue parole e il suo sguardo stupito. Io ho 45 anni. Al suo ritorno faccio il test: da subito il risultato è positivo. Non vi dico lo stupore. Guardavo e riguardavo quelle lineette ben definite. Non sapevo se urlare di gioia o piangere. Mio marito era commosso, anche Arianna piangeva. Dopo dieci minuti mi ha abbracciato e detto: “Speriamo sia un maschietto”.
Io ero sotto choc e per un’intera notte ho pensato a come sarebbe cambiata la nostra vita con l'arrivo di questa nuova creatura. Ma la gioia era più forte delle preoccupazioni e cresceva ogni istante. A quel punto mi sono preoccupata di trovare un ginecologo. Prendo l'appuntamento e, vista la mia età, il medico ci spiega che la maggior parte delle gravidanze s’interrompono spontaneamente. Procede con un’ecografia e aggiunge che però è troppo presto e che forse il battito cardiaco non si sarebbe sentito.
Invece… incominciano le emozioni: un battito forte forte arriva alle nostre orecchie, mi giro e vedo gli occhi lucidi di mio marito che incrociano i miei. Nel frattempo iniziamo a fare tutti i controlli del caso: l'amniocentesi dà risultati confortanti. La gravidanza procede felicemente, solo qualche nausea e pochi malesseri, come la prima. Nel frattempo cambiamo casa visto che la famiglia aumenterà. Con Arianna ci divertiamo a comprare vestitini e giochi perché ormai lei ha 14 anni e non abbiamo più nulla di suo.
Decidiamo un cesareo programmato e, contro i pareri dei medici, con anestesia generale. Alle otto e quaranta del 23 dicembre nasce Marilisa: una meraviglia di bimba di 3 chili e 650 grammi. Abbiamo passato il Natale più bello della nostra vita e tra pochi giorni avrei compiuto 46 anni. Marilisa è una bambina felice e molto vivace. Ha portato solo gioie nella nostra famiglia e tutte le fatiche vengono ricompensate nel vederla crescere. Ora ha sette anni. Arianna è molto felice di avere una sorella.
Quando la vita decide di farti un regalo.
Raffaella
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