I nostri figli hanno bisogno di eroi positivi, di modelli che alimentino la fiducia nel futuro. In 'O Maé, storia di judo e di camorra, Luigi Garlando è andato a pescarli a Scampia, nella palestra di Gianni Maddaloni, il maestro, appunto, che ogni giorno combatte per la legalità, in prima linea in uno dei quartieri più violenti di Napoli.
I nostri figli hanno bisogno di eroi positivi, di modelli che alimentino la fiducia nel futuro. In 'O Maé, storia di judo e di camorra, Luigi Garlando è andato a pescarli a Scampia, nella palestra di Gianni Maddaloni, il maestro, appunto, che ogni giorno combatte per la legalità, in prima linea in uno dei quartieri più violenti di Napoli.
Quella che ci racconta in questo libro per ragazzi è una bella storia romanzata intreccio di tante storie tristemente vere. C’è Filippo, figlio di un camorrista in carcere e fratello di un aspirante boss. C’è Zio Bianco che porta Filippo nella scuola di judo di Maddaloni, nella speranza che il nipote riesca a cambiare il destino cui pare costretto. C’è uno straordinario insegnante di musica. E poi ci sono gli amici di Filippo: Armando che si chiama come Maradona e sogna di diventare un campione; Omero, studente di legge non vedente, bravissimo sul tatami; Hahib, partito dalla Tunisia e sopravvissuto al naufragio del suo barcone; Ginevra… E, naturalmente, c’è ‘O Maé, il maestro Maddaloni, il papà e allenatore di Pino, medaglia d’oro di judo alle olimpiadi nel 2000. ‘O Maé che ai ragazzi di Scampia offre di entrare nel suo “clan”: o il Sistema (la Camorra), con i suoi soldi facili e abbaglianti, o il clan Maddaloni, le cui regole sono umiltà, altruismo, temperanza, non rubare, aiutare i deboli… Come dice Filippo, comandamenti che puzzano di legalità. Ma la legalità è l’unica scelta che può tenere lontano l’insopportabile odore di morte. E i nostri figli lo devono imparare.
Sabrina
'O Maè, storia di judo e di camorra
di Luigi Garlando
Il Battello a Vapore
14 euro
Dai 10 anni
L'opinione