Le parole che usiamo, il modo con cui le usiamo, sono fondamentali per creare relazioni costruttive e una buona intesa con i bambini e i ragazzi, fondate sul rispetto e non sulla critica. Se desideriamo essere buoni adulti, genitori o educatori, dobbiamo perciò sviluppare un processo di comunicazione adeguato, serio e allo stesso tempo gioioso. La comunicazione positiva con i bambini e i ragazzi è un argomento che dovremmo tutti curare. È buona cosa avere le risorse e gli strumenti giusti per comunicare con loro. Uno di questi strumenti è l’ascolto attivo.
Le parole che usiamo, il modo con cui le usiamo, sono fondamentali per creare relazioni costruttive e una buona intesa con i bambini e i ragazzi, fondate sul rispetto e non sulla critica. Se desideriamo essere buoni adulti, genitori o educatori, dobbiamo perciò sviluppare un processo di comunicazione adeguato, serio e allo stesso tempo gioioso. La comunicazione positiva con i bambini e i ragazzi è un argomento che dovremmo tutti curare. È buona cosa avere le risorse e gli strumenti giusti per comunicare con loro. Uno di questi strumenti è l’ascolto attivo.
Quando si comunica con un bambino molto piccolo, bisogna tener presente che fa molta più attenzione di un bambino più grande, è più sensibile e ricettivo a tutta la comunicazione, soprattutto non verbale (gesti, tono, postura). Per cui attenzione all’atteggiamento: rigido o rilassato della vostra voce, del vostro corpo e al sorriso di occhi e bocca.
Non mi piace dare delle regole ma direi che ci sono 10 punti fondamentali che un adulto dovrebbe tenere conto in una comunicazione assertiva, ossia nell’arte di comunicare con il bambino/ragazzo in modo armonioso:
- Stare in silenzio e soprattutto ascoltare senza interrompere la prima fondamentale norma dell’ascolto attivo;
- Osservare il bambino;
- Fare domande aperte, usare parole semplici e soprattutto chiare;
- Riassumere cosa il bambino ha detto per avere conferma di avere capito;
- Mettersi a disposizione solo se è davvero il momento giusto per noi, altrimenti rimandare fornendo le proprie ragioni senza dimenticare di intervenire;
- Accettare sentimenti ed emozioni del bambino anche se non corrispondono al nostro sentire e inattesi;
- Avere fiducia nel bambino e dimostraglielo;
- Non dare giudizi;
- Incoraggiare il bambino al dialogo, iniziando noi per primi dicendo: “Sai cosa mi è successo, oggi? E a te cosa è capitato? hai voglia di parlarmene?”, “Ah sì”, “Dai, raccontami”, “Ah, però…” incoraggiando il bambino a esprimere quello che pensa in quel momento.
- Abbracciare anche con lo sguardo e il sorriso.
Questi piccoli accorgimenti oltre che aiutare il dialogo e l’intesa tra grandi e piccoli aiuteranno i bambini a avere più autostima, essere ascoltati da un adulto è una cosa importante!
Isabella Paglia
Isabella Paglia è un'apprezzata autrice di libri per bambini e ragazzi pubblicati in Italia e all'estero, vincitrice di numerosi premi letterari, instancabile sostenitrice dei diritti dei bambini.
isabellapaglia.info
isabellapaglia.blogspot.it