Quante volte vi è capitato di proporre una mostra a un bambino e incontrare il suo sguardo annoiato al solo pensiero? Eppure noi adulti sappiamo che l'arte può essere emozionante, colorata, fantasiosa, e sopratutto è come un involucro che raccoglie tanto altro. Sappiamo che imparare la storia dell'arte significa conoscere anche la letteratura, la filosofia, la religione e la geografia.
Ogni materia non può prescindere dall'altra e noi italiani viviamo in un Paese molto ricco da questo punto di vista. Abbiamo chiese, monumenti, musei e città intere che tutto il mondo ci invidia.
Quante volte vi è capitato di proporre una mostra a un bambino e incontrare il suo sguardo annoiato al solo pensiero? Eppure noi adulti sappiamo che l'arte può essere emozionante, colorata, fantasiosa, e sopratutto è come un involucro che raccoglie tanto altro. Sappiamo che imparare la storia dell'arte significa conoscere anche la letteratura, la filosofia, la religione e la geografia.
Ogni materia non può prescindere dall'altra e noi italiani viviamo in un Paese molto ricco da questo punto di vista. Abbiamo chiese, monumenti, musei e città intere che tutto il mondo ci invidia.
Come trasmettere questa bellezza ai bambini? Come accendere l'interesse dei piccoli?
Perché i bambini conoscono i personaggi dei loro cartoni animati preferiti già a tre o quattro anni e non sanno chi era Leonardo da Vinci?
Queste sono le domande che mi hanno inseguita fino a qualche anno fa. Domande cui desideravo ardentemente dare delle risposte ma non trovavo mai il modo giusto.
Poi ho capito: dovevo cambiare approccio! Insegnare arte ai bambini deve essere come raccontare una favola. In fondo ogni quadro ha una storia che lo rende unico e avvincente ma che spesso non viene veicolata nel modo opportuno. Io stessa, mi ricordo, da piccola mi annoiavo quando mi portavano al museo... perché l'idea collettiva è che i bimbi non possano capire o che sia qualcosa di troppo difficile per loro. Raccontare il contesto storico ai bimbi così piccoli poi è percepito quasi come una follia! Invece non è così. Capiscono tutto, imparano con facilità... bisogna solo trasformare la storia in una bella avventura.
Da queste considerazioni è nata l'idea di scrivere una collana di libri d'arte per bambini che avesse anche l'obiettivo di insegnare che l'opera d'arte è sempre il frutto di un proprio tempo
storico.
Durante la lettura i bimbi imparano molti dati storici senza neanche rendersene conto. Nel primo libro su Renoir, per esempio, girando per Parigi si accorgono che non è ancora stata costruita la Torre Eiffel, oppure incrociano Degas che era contemporaneo dell'artista, appunto.
Mi piace pensare che questo progetto contribuisca a creare una piccola base di cultura generale e a dare un senso della linea del tempo anche a bimbi in età prescolare. Mi piace pensare di incuriosirli, di far nascere nuove domande.
In termini pedagogici, infatti, il modo migliore per imparare è basato sul divertimento, magari insieme a mamma e papà!
Francesca Pascale
Francesca Pascale è esperta in didattica museale. È l’autrice della collana di libri L'Arte vista così (casa editrice Idea Books), nata per raccontare l'arte e i suoi personaggi ai bambini tra i 6 e i 12 anni. I protagonisti, Sbuccia e Puntino, vengono sempre catapultati in epoche diverse dove conoscono i pittori e gli artisti che hanno cambiato qualcosa di importante nella storia dell'arte. Le avventure di Sbuccia e Puntino sono diventate anche un cartone animato per il web.