“Du is megl che uan”: vi ricordate quella simpatica pubblicità di un gelato che recitava così? E cioè, in inglese maccheronico: due è meglio che uno. E se valesse anche per le mamme? È notizia di pochi giorni fa: una bambina, grazie a una sentenza, avrà due mamme (lesbiche), una biologica, perché l’ha partorita, l’altra adottiva. Apriti cielo! Il mondo dei benpensanti ha gridato allo scandalo, alla tragedia…Dicono, i benpensanti, che bisogna pensare al futuro della creatura, al disagio che proverà con i compagni di scuola... Ah, certo. Secondo questi signori, tutti i figli di una coppia eterosessuale sono felici!
“Du is megl che uan”: vi ricordate quella simpatica pubblicità di un gelato che recitava così? E cioè, in inglese maccheronico: due è meglio che uno. E se valesse anche per le mamme? È notizia di pochi giorni fa: una bambina, grazie a una sentenza, avrà due mamme (lesbiche), una biologica, perché l’ha partorita, l’altra adottiva. Apriti cielo! Il mondo dei benpensanti ha gridato allo scandalo, alla tragedia…Dicono, i benpensanti, che bisogna pensare al futuro della creatura, al disagio che proverà con i compagni di scuola... Ah, certo. Secondo questi signori, tutti i figli di una coppia eterosessuale sono felici!
Peccato che nel gran mucchio delle famiglie “normali” ce ne siano tante, ma proprio tante, dove si litiga, dove il papà picchia la mamma, dove i genitori picchiano il figlio, dove si usa il bambino per vendicarsi di un tradimento e lo si considera merce di scambio in sede di divorzio, ecc ecc. Ma andiamo! I bambini di oggi sono bianchi, neri, gialli, nati in utero o in provetta, hanno fratelli nati dalla stessa mamma e un altro papà o viceversa, dormono metà settimana dalla mamma e metà dal papà. Sono figli di un mondo globale, multicolor, multilinguistico, multiculturale e, che ci piaccia o no, multifamigliare. Come nel gelato, appunto, ce n’è per tutti i gusti. Non ho certezze, ma non sopporto i bachettoni. So solo che l’equilibrio e la felicità di un adulto vengono da molto lontano, dal sentirsi dire, appena nati: ti abbiamo desiderato tanto e ti vogliamo tanto bene. E che lo dicano pure una mamma e un papà, due mamme, o due papà, purché lo pensino davvero.
Cipriana Dall’Orto, giornalista
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