Femminicido. Siamo costretti a parlare di un fenomeno fortemente connotato che trae le sue origini dallo squilibrio nei rapporti di genere. Donne strappate alla vita per mano di fidanzati, mariti, amanti. La violenza sulle donne, nella maggioranza dei casi, è l’atto estremo delle violenze fisiche, psicologiche e sessuali che la stessa, ha dovuto subire in vita. Nelle conferenze e negli incontri in cui racconto la mia ultima inchiesta, c’è una frase che almeno una volta viene pronunciata sia da donne abusate che da uomini maltrattanti: Non succederà mai più. Quanti uomini hanno pronunciato queste parole dopo aver picchiato la propria compagna.
Femminicido. Siamo costretti a parlare di un fenomeno fortemente connotato che trae le sue origini dallo squilibrio nei rapporti di genere. Donne strappate alla vita per mano di fidanzati, mariti, amanti. La violenza sulle donne, nella maggioranza dei casi, è l’atto estremo delle violenze fisiche, psicologiche e sessuali che la stessa, ha dovuto subire in vita. Nelle conferenze e negli incontri in cui racconto la mia ultima inchiesta, c’è una frase che almeno una volta viene pronunciata sia da donne abusate che da uomini maltrattanti: Non succederà mai più. Quanti uomini hanno pronunciato queste parole dopo aver picchiato la propria compagna.
Non succederà mai più è anche il grido che ogni donna maltrattata rivolge a se stessa, per fermare la discesa nel precipizio del dolore, in cui è precipitata. Uno degli aspetti più inquietanti e su cui ci si sofferma troppo poco a riflettere, quando si tratta questo argomento, è il devastante impatto e le ripercussioni che questi traumatici eventi hanno sulle esistenze dirette dei bambini. Ci si dovrebbe chiedere più spesso: che fine fanno i ragazzi coinvolti? Come sopravvivono a queste tragedie? Analizzando gli elementi raccolti, la dimensione della tragedia appare in tutta la sua complessità raccontandoci quanto i confini su cui si estende il dramma siano estesi.
Quando le condizioni lo permettono, sono i nonni o gli zii a prendersi cura di loro, il Tribunale dei minori può disporne l’affido entro il quarto grado di parentela, ma può capitare che non sussistano le condizioni, o che i parenti più prossimi non vogliano farsene carico, e così il dramma della situazione assume toni davvero inumani. Fratelli separati perché in affido extrafamiliare, bambini costretti dalle circostanze a vivere in famiglie diverse che possono offrire solo un affidamento temporaneo, ragazzi forzati a dover lasciare gli amici e la città in cui sono cresciuti. Oltre a questi aspetti, c’è un oscuro passeggero con cui questi bambini devono fare i conti.
Dal giorno della disgraziata vicenda (che il più delle volte vede uccisa la propria madre) nell’animo dilaniato dal dolore, crescono sentimenti come il rimorso, il senso di colpa, la vergogna, il ripudio per il legame indissolubile che li unisce al carnefice. Occorre ripensare seriamente agli strumenti e strategie che si stanno adottando per tutelarli, chiedersi se si stia facendo abbastanza per ricomporre la psiche dilaniata del minore, fatta a pezzi dai ricordi dell’orrore nell’apprendere cos’è successo, il ripercorrere la vicenda negli interrogatori sostenuti con la Polizia, il funerale, l’affido, ed infine il vuoto. C’è un grande, serio e meticoloso lavoro da fare per non lasciare indietro questi “bambini perduti”, che nel proprio passato hanno subito un’incolmabile mancanza di affetti, che potrebbe da adulti determinare la distruzione della loro esistenza.
Rossella Diaz, giornalista
Rossella Diaz è l’autrice di Non succederà mai più. Donne e uomini nel tunnel della violenza, (Infinito edizioni, 12 euro), un’approfondita inchiesta sulla violenza contro le donne. La giornalista dà voce a vittime, persecutori, associazioni e addetti ai lavori. Fa i conti dei costi sociali ed economici della violenza e del femminicidio, incontra le donne della politica italiana, pretendendo da loro risposte. E mette sul banco degli accusati l’informazione-spettacolo, che banalizza la violenza. Il testo è impreziosito da voci della musica e della scrittura.
Rossella Diaz è l’autrice di Non succederà mai più. Donne e uomini nel tunnel della violenza, (Infinito edizioni, 12 euro), un’approfondita inchiesta sulla violenza contro le donne. La giornalista dà voce a vittime, persecutori, associazioni e addetti ai lavori. Fa i conti dei costi sociali ed economici della violenza e del femminicidio, incontra le donne della politica italiana, pretendendo da loro risposte. E mette sul banco degli accusati l’informazione-spettacolo, che banalizza la violenza. Il testo è impreziosito da voci della musica e della scrittura.