Anche voi tentati dall'idea di fare il pane in casa? Non è difficile, anche se non si hanno i robot impastatori. Ecco tutto quello che dovete sapere per avere pagnotte da fare invidia a quelle del panettiere.
- La farina innanzitutto. Quale scegliere? Meglio la farina di tipo “0”, la “00” è più adatta a paste frolle e biscotti. Se però volete un pane speciale arricchito di uova, burro, olio o zucchero, occorre la farina manitoba che, grazie all'elevata quantità di glutine, sostiene meglio il peso di grassi e zuccheri durante la lievitazione.
- Come impastare? Disponete la farina sulla spianatoia e formate un largo incavo al centro, la fontana, nella quale metterete prima tutto il lievito sbriciolato, poi i liquidi (acqua o latte), conservandone una piccola parte da aggiungere in seguito (non tutte le farine assorbono la stessa quantità di liquidi, quindi potrebbe servirne una quantità minore o maggiore). Iniziate a fondere lievito e liquidi con una forchetta, quindi aggiungete gli altri ingredienti tranne il sale e, mescolando, prendete anche un po' di farina. Quando ne avrete incorporata circa la metà, aggiungete il sale e proseguite con le mani o con una spatola a raschietto a raccogliere e compattare le parti dell'impasto che si va formando. Continuate a manipolare finché tutti i liquidi non saranno assorbiti (in questa fase aggiungete liquidi se necessario) e l'impasto non sarà ben ammassato.
- Raccomandazione importante: il sale non deve mai entrare in contatto con il lievito perché ne annullerebbe in parte il potere lievitante, ecco perché è fondamentale aggiungerlo quando il lievito è stato già amalgamato con una parte della farina. Non aggiungetelo a impasto finito, perché non si scioglierebbe bene.
- Fare il “lievitino” serve? E come si fa? Si tratta di un altro metodo di lavorazione, utile per impasti arricchiti con uova e grassi. Rimandiamo la spiegazione a un altro articolo.
- Come si lavora l'impasto. Afferrate il bordo anteriore della pasta e ripiegatelo all'indietro verso di voi, poggiatelo sulla pasta sottostante e premetelo con il palmo della mano senza schiacciarlo verso il basso, ma spingendolo in avanti, come per allontanarlo da voi. Ruotate l'impasto di un quarto di giro e proseguite sempre prendendo il bordo anteriore, ripiegandolo verso di voi e e premendolo sulla pasta, allontanandolo. Usate solo il palmo e non le dita per evitare di bucare l'impasto.
- Per quanto tempo si lavora l'impasto. Lavorate per almeno 10 minuti, cercare di andare mano mano più velocemente. Se vedete che fatica a prendere velocità, afferratelo saldamente con una mano e battetelo energicamente per tre volte di seguito sulla spianatoia, poi impastatelo ancora un minuto e battetelo altre tre volte.
- Il riposo. Una volta ottenuta una pasta liscia, setosa ed elastica, formate una palla e mettetela in una grande ciotola unta con olio o burro. Coprite con una pellicola trasparente o un canovaccio, senza che tocchino l'impasto, e mettete la lievitare al riparo da correnti d'aria e in un luogo tiepido, ad esempio il forno spento o scaldato per un minuto e poi spento, per il tempo indicato dalla ricetta.
- Per quanto tempo deve lievitare? Dovrete allenare l'occhio, perché la lievitazione non sempre segue i tempi prestabiliti. L'impasto è lievitato quando raddoppia il suo volume (fate un segno sulla ciotola con una matita o attaccando del nastro adesivo per ricordarvi a che livello iniziale era l'impasto). Non lasciate lievitare di più. Se avete necessità di allungare il tempi di lievitazione, mettete l'impasto in frigorifero, la lievitazione rallenterà.
- Come togliere l'impasto dalla ciotola. Quando togliete l'impasto dalla ciotola fatelo con delicatezza, perché manovre brusche farebbero uscire i gas che si sono formati e che servono per avere una mollica soffice e con molti alveoli. Quindi, scostate con delicatezza l'impasto tutto intorno al bordo, poi rovesciate lentamente la ciotola sulla spianatoia. L'impasto cadrà da solo tutto insieme.
- Come cuocerlo nel forno di casa. La funzione migliore per cuocere il pane è quella a calore statico (la ventilazione lo seccherebbe troppo in fretta). Per verificare se il pane è cotto, rovesciatelo e bussate sul fondo con le nocche delle mani. Se suona a vuoto significa che la cottura è terminata.
Liberamente tratto da Il mio libro di cucina di Anna Moroni, RaiEri
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