Qualcosa di molto speciale mi lega all’
Isola d’Elba: lì è stato concepito mio
figlio. Era la mia, la nostra, prima vacanza dopo il matrimonio, una
vacanza indimenticabile, che ora mi piacerebbe rivivere a tre, perché l’isola toscana è perfetta anche per i
bambini. E vorrei ritornarci, anche solo per un
weekend lungo o un ponte, non necessariamente a luglio o agosto: l’
Elba è un gioiello della natura anche fuori stagione. Anzi, forse fuori stagione, lontano dal tutto esaurito, te la gusti ancora di più.
Di quella vacanza da neosposi ricordo il colore caraibico del mare, le spiagge selvagge e bellissime, quelle perfettamente attrezzate per divertimenti e relax, ma anche i boschi dell’interno, ideali per il trekking e la mountain bike, dalla primavera all’autunno. E poi i piccoli borghi da scoprire, angolo dopo angolo. Come Capoliveri. Il mio preferito.
Che meraviglia i tramonti da lassù. Anch’io a Capoliveri ci vivrei, come aveva scelto di viverci Giorgio Faletti, piemontese innamorato dell’Elba (all’isola l’artista scomparso nel 2014 ha dedicato una canzone “Da casa mia si vede il mare”). È un paesino magico, d’impianto medievale, costruito su una collina da cui si domina tutto l’arcipelago toscano, con panorami ad alto tasso di romanticismo, che nelle giornate di sole (e qui sono tantissime!) lasciano senza fiato.
Ed è anche vivace, pieno di ristoranti, bistrot e boutique. Ricordo che mio marito ed io abbiamo mangiato un fantastico caciucco, accompagnato dal vino dell’Elba doc, in un localino del centro. Abbiamo dimenticato il nome, ma sapremmo di sicuro ritrovarlo.
Sono tanti gli eventi organizzati a Capoliveri tutto l’anno: culturali, musicali, artistici, enogastronomici. Ma anche tradizionali, come la Festa dell’uva in ottobre o la Festa del cavatore a maggio, la domenica prima della Pentecoste. Non vi ho mai partecipato, ne ho solo letto e sentito parlare, però li ho inseriti nella lista delle manifestazioni che prima o poi vedrò. Penso che anche mio figlio le troverebbe divertenti.
Soprattutto la Festa dell’uva dove si sfidano i quattro rioni del paese, con gli abitanti in abiti d’epoca. E si divertirebbe un sacco anche a visitare, a pochi chilometri da Capoliveri, il Museo della vecchia officina, con la storia delle miniere elbane e dei minatori.
Il museo, fra l’altro è un punto di partenza per i percorsi di trekking e le visite guidate alle miniere.
A proposito di escursioni nella natura, un’amica che ogni anno va all’Elba, in tenda con la famiglia in un campeggio vicino alla spiaggia di Lacona, mi ha raccontato che quest’anno con la sua Mtb ha battuto parecchi sentieri del Capoliveri Bike Park, destinati a trekking e mountain bike e adatti a qualsiasi difficoltà, anche per principianti come lei, anche per bambini come il mio.
Mi ha inviato foto bellissime delle sue escursioni sul colle Reciso e il monte Calamita e mi ha fatto venire voglia di partire zaino in spalla e mettermi in cammino da quelle parti.
Magari proprio in autunno per fare il pieno di sole (qui è come se l’estate giocasse un tempo supplementare) e di… castagne! Non ci si pensa, ma
l’Elba è ricca di castagneti, e non mancano le
sagre a tema. Una di queste è a Poggio, paesino-presepe dove si trova
Casetta Drouot, in cui
Napoleone visse per un periodo durante il suo soggiorno elbano. Già, non si può parlare di Elba senza parlare di Napoleone e delle tracce del suo passaggio. Molto carina la
Villa dei mulini, sul promontorio di
Portoferraio, che fu la
residenza principale dell’imperatore e oggi è Museo nazionale. La prima volta che l’ho visitata ero in quinta elementare… adesso che ci penso: come mio figlio adesso. Ok, non ci sono più dubbi: è arrivato il momento di portare il mio piccolo grande amore là dove per lui tutto ha avuto inizio!
Sabrina
L'opinione