È un libro stracolmo d'amore questo di Dario Fani, che racconta i primi tre mesi di vita del figlio. Un bambino nato in anticipo di nove settimane, che ha bisogno dell'incubatrice, mentre la mamma è sedata per via del parto molto complesso. Un bambino affetto da Trisonomia-21, la sindrome di Down. Uno shock per il padre che deve affrontare le prime ore, capire, imparare, frantumarsi e ricomporsi. Perché ora dovrà prendere in braccio il figlio, parlare alla moglie,
È un libro stracolmo d'amore questo di Dario Fani, che racconta i primi tre mesi di vita del figlio. Un bambino nato in anticipo di nove settimane, che ha bisogno dell'incubatrice, mentre la mamma è sedata per via del parto molto complesso. Un bambino affetto da Trisonomia-21, la sindrome di Down. Uno shock per il padre che deve affrontare le prime ore, capire, imparare, frantumarsi e ricomporsi. Perché ora dovrà prendere in braccio il figlio, parlare alla moglie,
spiegare ai parenti e agli amici, organizzare il futuro. Da solo. Eppure quel piccolo senza nome (lo avrà soltanto dopo molte pagine) fragile, con problemi respiratori, cardiaci e muscolari, con una sindrome che non guarirà mai e che l'accompagnerà per tutta la vita, stravolgendo - oltre la sua - anche quella dei genitori, di ora in ora dimostra di avere una forza e una determinazione formidabili.
Il padre, sempre più solo e disorientato, sente crescere la disperazione e l'angoscia. Poi, piano piano, si rivolge al suo bambino. Gli parla. Lo guarda ma vorrebbe non vederlo. Lo sfiora ma ne ha paura. Lo odia ma lo ama profondamente. E gli racconta, chiedendogli di fidarsi perché lui sarà sempre al suo fianco. lo accusa e, nello stesso tempo, gli chiede aiuto, lo odia e intanto lo ama tantissimo.
Francesco - questo è il nome del bambino - insegna tutto al padre. Anche che la sindrome di Down non è una malattia, ma "una particolare condizione genetica". E il papà Dario, ormai conquistato, spiega: "Seneca sosteneva che, per quanto sottile sia un foglio, presenta sempre due facce. Mio figlio mi ha permesso di capire quanto ciò sia vero".
Sapete perché fa bene a tutti leggere questo libro? Perché sa collocare al loro posto sentimenti e stati d'animo negativi e positivi. Ci si sente colpevoli e responsabili, si cerca di scappare ma poi si torna, si evitano le responsabilità salvo poi affrontarle a petto scoperto. Insomma, ci si crede indifferenti e invece si ama profondamente il proprio figlio. Come il nostro papà, travolto dal turbinio dei primi tre mesi della vita di Francesco e finalmente lucido e determinato ad affrontare il futuro.
Ti seguirò fuori dall'acqua di Dario Fani. Salani Editore, 190 pagine, 13,90 Euro.
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