Non so a voi, ma a me capita di avere un libro tra le mani senza sapere il motivo. E di cominciare ad accarezzare la copertina, a sfoglialo, a leggere di qua e di là, a guardare le illustrazioni. Alla fine mi capita di comprarlo, perché ogni cosa mi ha convinto. È successo con "Ve lo spiego io", i primi dodici mesi insieme, di Federica Grittini, pedagogista, e Simona Brunetti, che si definisce "sociologa sulla carta, educatrice "vera sul campo (La memoria del mondo Libreria Editrice, 18 euro, illustrazioni di Valeria Grittini), pubblicato qualche mese fa.
Non so a voi, ma a me capita di avere un libro tra le mani senza sapere il motivo. E di cominciare ad accarezzare la copertina, a sfoglialo, a leggere di qua e di là, a guardare le illustrazioni. Alla fine mi capita di comprarlo, perché ogni cosa mi ha convinto. È successo con "Ve lo spiego io", i primi dodici mesi insieme, di Federica Grittini, pedagogista, e Simona Brunetti, che si definisce "sociologa sulla carta, educatrice "vera sul campo (La memoria del mondo Libreria Editrice, 18 euro, illustrazioni di Valeria Grittini), pubblicato qualche mese fa.
Vi devo delle spiegazioni. Per esempio vorrete sapere perché questo volume mi abbia colpito. Prima di tutto: avete capito di cosa parla? Ve lo dico: di voi neogenitori di fronte ai vostri neonati. Di quali sono i luoghi comuni dai quali scappare a gambe levate, dei falsi miti che riguardano la maternità, di come essere genitori senza ascoltare troppo mamme-nonne-vicine di casa. Insomma, di che cosa ha realmente bisogno il vostro piccolo che si affaccia al mondo con curiosità e diffidenza.
La prefazione dell'attrice Lella Costa, madre di tre figlie, è semplice e disarmante. Dice: "Questo libro non è un manuale, non è un breviario, non è un testo sacro. È saggezza materna e ironia…". Già. Si può giocare con un esserino così minuscolo? Si deve, ben sapendo che esistono i bisogni e non i vizi. Scrivono le autrici: "Nel primo periodo di vita il neonato sperimenta, per la prima volta, la sensazione di mancanza. A differenza della vita intrauterina, dove l'ambiente autoregolato e autoregolante provvede a garantire benessere e appagamento, ora sente che gli manca qualcosa. Il cambiamento è radicale". Ecco quindi che i genitori, i nonni, le babysitter devono riempire quel cambiamento, il vuoto che il piccolo, sempre a caccia di emozioni e sensazioni, può avvertire. E come farlo se non facendogli recuperare il benessere al quale era abituato prima di nascere? Quando carezze, parole, filastrocche, canzoncine non bastano, chi si occupa di lui non deve innervosirsi. Una mamma sa se il piccolo ha fame, ha sete, ha il pannolino troppo stretto, ha in sole negli occhi. Una panoramica dei suoi bisogni va sempre fatta, senza tuttavia cadere nel ricatto e nel vizio.
Tornando alla curiosità che questo libro mi ha destato, posso dirvi che apprezzo molto la struttura: mese per mese, le autrici suggeriscono ai grandi come comportarsi e rapportarsi con il neonato. Ma, soprattutto, è il tono pacifico e sdrammatizzante delle parole, gli esempi da seguire, quelli da evitare. È bello scoprire come dare benessere e amore al proprio bimbo. Ed è ancora più bello capire quanto benessere e quanto amore si ricevano in cambio. Pensateci.
Piera Cantalini
Di Piera Cantalini leggi anche le recensioni di questi altri libri:
I bambini devono fare da soli. Senza mai sentirsi soli...
I Quaderni Dal silenzio il canto: storie di mutismo selettivo
L'opinione